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Studiare una lingua… sì, ma come?

Recentemente mi sono imbattuta in alcuni strumenti online molto utili per sgranchire le proprie conoscenze di grammatiche straniere, diciamola tutta… devo scrivere una roba in tedesco e sto strippando perché non mi ricordo niente di grammatica, sbaglio immancabilmente la posizione dei complementi, i verbi li metto a muzzo dove mi suona, ma spesso mi suona male, insomma… non sono in grado di scrivere con facilità  un saggetto di linguistica in tedesco. Voi direte “e sticazzi”. Già , sticazzi.
Allora, visto che sono sempre incasinata su questo schermo che mi ci vorrebbe un 32 pollici per vedere tutto quello che mi serve normalmente in un batter d’occhio… non ci credete?

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– …per gli amici acari, sì, è windows… problemi? ne parliamo in separata sede. –
beh, dicevo, son sempre sul pc e così cercando cercando espressioni bislacche che solo i tedeschi capiscono, un giorno mi imbatto chissà  come qui.
Ho iniziato a guardare la struttura di questa grammatica ed è fatta, a mio avviso, molto bene.
Se foste agli inizi con il tedesco, non dico al livello “ich bin italienerIn” ma quasi, dateci uno sguardo, se invece anche la frase “ich bin ein Berliner” di kennediana memoria vi prude un po’ allora esiste un altro strumento che potrete usare anche per altre lingue, l’ho provato per un po’ e serve per chi proprio non ha la minima idea su un’altra lingua, come per chi intende esercitarsi un po’. Sinceramente lo utilizzo da poco e spero di non dover rivedere la mia ottima impressione. E’ uno strumento che coniuga il social-networking con l’apprendimento linguistico individuale, si chiama Livemocha ed è gratuito, c’è un po’ di pubblicità , ma tutto sommato non è così fastidiosa (se paragonata alla pubblicità  su siti come repubblica, corriere, stampa o simili ne è praticamente spoglio).
Un altro strumento che vi potrebbe essere utile, almeno io ne abuso soprattuto per lo spelling o per non installare 20 dizionari sul pc è il wordreference, interessante, rispetto ad altri strumenti di questo tipo è il collegamento all’interno del dizionario stesso ad un forum dove possono essere poste questioni e si può dare aiuto sulle traduzioni di espressioni particolari.
Se poi invece parliamo di una specie di full immersion… come migliorare una lingua in cui zoppicchiamo molto? L’unica è buttarsi. Quando ero agli inizi con lo spagnolo (capivo, leggevo, ma non parlavo) mi son buttata su irc ed è solo grazie ai canali irc che son riuscita a distruggere quel muro (muraglia cinese) che ti impedisce lo scatto al passo successivo, avere il coraggio di esprimersi anche se si sbaglia inevitabilmente.
Per quanto riguarda lo specifico, mi fa piacere qui nominare la mia professoressa di russo. Anni fa ho seguito con lei un corso per principianti (all’epoca era gratuito perché lettrice all’Università  di Torino non era ancora stata costretta alla pensione), il corso contemplava 2 o 3 (non ricordo) lezioni settimanali di circa 2 ore; la durata era ottobre-novembre/aprile. Ad aprile, poco prima degli esami io ascoltavo via streaming radio russe (non capivo tutto, ma capivo gli argomenti), leggevo le notizie da indymedia russia o altri media mainstream usando un dizionarietto tascabile. Dunque se state a Torino e se siete interessati al russo, abbiamo in città  un fenomeno di professoressa, col suo metodo (perfezionato in vent’anni di docenza) il russo si impara a scrivere bene ed esprimendosi correttamente, comprendendone appieno le difficoltà  e cercando di superarle.
Il programma dei corsi di russo è rintracciabile dal sito del CLIFU dell’Università  degli Studi di Torino, assicuratevi che la docente sia Svetlana Baikina, oppure, se volete mettervi in contatto con lei o avere maggiori informazioni contattate me.

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