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Si gela, governo ladro!Si gela, governo ladro!Si gela, governo ladro!

26 novembre 2011 – ore 21.27, Seoul: temperatura: -6 gradi centigradi.


Gwanghwamun, piazza simbolica della storia coreana, è gremita da una fittissima massa di cittadini che da giorni stanno manifestando contro la ratificazione del KORUS-FTA, il trattato di libero commercio tra Corea del Sud e Stati Uniti.

La ratifica, oggetto di ostruzionismo da parte dell’opposizione (Democratic Party) è stata firmata in Parlamento in fretta e furia il 22 novembre 2011 contando su 170 parlamentari presenti su 295 (151 hanno votato a favore, 7 contro e 12 si sono astenuti). La società civile, molto critica con l’opposizione parlamentare, ha così iniziato una campagna anti-FTA organizzando in tutto il paese manifestazioni di protesta per quel trattato che provocherebbe uno sconvolgimento nell’economia coreana e nella società coreana.

Si tratta infatti della riduzione delle tasse doganali, tra Corea del Sud e Stati Uniti, del 95% in 5 anni. In questo nuovo quadro di scambio commerciale, se alcune società finanziarie ed automobilistiche coreane (pensiamo alla Hyundai ed alle associaate) potrebbero goderne, l’economia rurale coreane sarebbe devastata da un repetino e colossale cambiamento indotto dall’alto (l’importazione di prodotti agricoli dagli USA, già ora imponente, raddoppierebbe), provocando non solo un’enorme fenomeno di disoccupazione, ma alterando artificialmente gli assetti socio-economici del paese.

Consci delle problematiche che un tale patto commerciale significa per il proprio paese, molti cittadini si sono riversati pacificamente nelle piazze delle maggiori città coreane per esprimere la loro ferma opposizione alla ratifica del trattato e chiederne l’annullamento.

Alla pacifica occupazione di piazza Gwanghwamun da parte di una folla oceanica la sera del 26 novembre 2011, la polizia ha risposto tentando di disperdere i manifestanti con l’uso degli idranti. è da ricordare che la temperatura a Seoul è minore di -6° centigradi.

Benché in tutto il paese siano esplose enormi proteste per l’utilizzo degli idranti sotto tali temperature, la polizia ha fatto sapere che la strategia di sparare acqua per disperdere la folla è l’unica opzione quando le situazioni diventano critiche.

Intanto, con l’esplosione dell’indignazione pubblica, la Commissione Nazionale per i Diritti umani coreana ha deciso di inviare propri ispettori alle manifestazioni per esaminare il verificarsi di violazioni dei diritti umani.

La questione dell’uso degli idranti da parte della polizia coreana non è nuova: è infatti già stata condannata nel 2008 per averne abustato durante le massicce proteste contro l’importazione di carne di vitello dagli Stati Uniti.

Dopo questi eventi e le dichiarazioni di politici e di portavoce delle istituzioni, Park Geon-chan, capo della polizia di Jongno ha tentato di avvicinarsi alla folla che riempie piazza Gwanghwamun da cinque giorni per parlare con i capi dell’opposizione, ma, vestito di tutto punto con uniforme e gradi, ha invece scatenato l’ira dei manifestanti e ricevuto qualche spintone e qualche calcio.
Immediatamente dopo il poliziotto ha convocato una conferenza stampa, mostrando però di non aver subito evidenti ferite ed omettendo opportunamente il fatto di non aver mai richiesto un colloquio con gli organizzatori.

Ma pare che le strategie della polizia alla fine siano state “diversificate”… infatti parte dei dimostranti è stato condotto con la forza nei sottopassaggi e brutalmente manganellati.

Maggiori informazioni in inglese:

A massive rally is in progress, protesting against the KORUS #FTA

S. Korean police under fire for use of water cannons against anti-FTA demonstrators

But let justice roll on like a river, righteousness like a never-failing stream!

Protesters assault district police chief

 

grazie per i link e le informazioni:
@Carissima_Tania
@AntonHur
@wjsfree
@makeda2
@ddoza

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