Corea

L’ombra persistente delle bugie

 

Ci sono cose che non riuscirò a capire, forse per la mia formazione culturale fondalmente illuministica, che non riesce ad accettare il fatto che una bugia sia un po’ meno verità, ma sempre un tipo di verità e che nella bugia rimanga un fondo di verità.

Quando dico che voglio la ugly truth, anzi, the ugliest truth, qui la cosa non viene recepita. anzi.

Sembra che ci si prepari per un’altra bellissima bugia, colorata, dalle tinte forti e che ha del melodrammatico. e la mia reazione non può che essere: “ma allora mi prendi per il culo!”.

No, perché, dice, ci sono alcune cose che è meglio non dire.

In base a cosa? Al tuo giudizio?

No, uomo, anzi, ometto, grazie, ma preferisco usare il mio giudizio, ma tu devi mettermi nella situazione adatta per capire. Donne esseri pensanti, cosa sarà mai questa cosa strana.

Donna che sembra uomo? non lo so. So solo che le piccole bugie coreostronziche sembrano l’ultimo sole caldo di settembre, mentre il vento inizia a farsi un po’ più pungente.

Non so perché io stia scrivendo esattamente questo… in realtà non ce n’è nemmeno bisogno. era già chiaro che io le bugie, le odio.

ma ne ho dette due.

E sono contenta di avertele dette, perché non meriti la verità.

Ma se il mondo andasse avanti così, una catena di sant’antonio di bugie e dov’è la verità, l’aprire il cuore, senza pretendere che l’altro capisco cosa non può capire, perché non ha abbastanza informazioni, perché non si crede così onnipotente e anzi umilmente anche se sa di capirti, non si azzarda…

Il mio cultural shock è qui.

La bugia, la verità. Il bianco e il nero. e non riesco ad immaginare che quel nero diventi bianco, anche se ce n’è una goccia, sarà il bianco a sporcarsi di nero… il nero è potente… troppo. 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *