L’ombra persistente di quella bugia
Profuma dolce di magnolia
nella primavera che sta per sbocciare,
tra il bianco casto dei fiori di ciliegio e
un avorio languido di miele.
Tutte le tue parole, i tuoi sguardi gentili scendono,
portati di qua e di là dal vento,
alcuni si posano come una candida pioggerella sul mio capo.
Presto appassiscono, strappati bruscamente dal ramo,
al sole umido marciscono
e il bianco diventa color del fango
il verginale diventa lordo,
sozzo, marcescente…
e io cosa decido?
Di non scuotere la testa e lasciarmi sporcare.