Corea,  internazionale,  Politica

In Corea sparano gas, in Parlamento.

Se non avessero sparato un gas lacrimogeno dentro al Parlamento, per impedire un voto, nessuno se ne sarebbe accorto, nemmeno io… (grazie @forsakenclio per la segnalazione)

Perché si è arrivati ad impedire il voto di una legge addirittura con un lacrimogeno, in aula?
Andiamo a ritroso e cerchiamo di capire.

Il Berlusconi coreano lo scorso mese a Washington ha avuto occasione di visitare Obama e veder firmato, dopo l’approvazione del Congresso statunitense, il KORUS FTA (Republic of Korea-United States Free Trade Agreement), sigla per il trattato di libero scambio tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti.
Oggi, 22 novembre 2011, in Parlamento il Grand National Party, partito di Governo del presidente Lee Myung Bak, ha presentato il Trattato per l’approvazione.

Dei 295 parlamentari solo 170 hanno partecipato alla seduta e tra questi 151 hanno votato a favore, 7 contro e 12 si sono astenuti.
Sin da giugno il Democratic Party coreano all’opposizione si è impegnato in un duro ostruzionismo per posporre la data di voto della legge.
La spettacolarità del lacrimogeno in aula poteva forse impedire per questioni di ordine pubblico il voto, ma non è successo, però la notizia ha almeno fatto il giro del mondo, assieme alle simpatiche foto dell’evento…

KORUS FTA
L’accordo ha inizio nel 2006, concluso nel 2007, è stato rinegoziato nel dicembre 2010 e ratificato il 22 novembre 2011.
Il trattato prevedere l’eliminazione del 95% delle tariffe doganali progressivamente in 5 anni e la tutela di aziende, tra queste alcune multinazionali finanziarie.
Questo è il primo trattato economico U.S.A. con una nazione asiatica ed il più grande dopo il NAFTA.
Da rilevare che per la Corea questo è il secondo trattato economico di grande portata dopo quello ratificato con l’Unione Europea.
Se da un lato le esportazioni della Corea verso gli Stati Uniti potrebbero crescere del 12% (tra i maggiori ed immediati beneficiari la Hyundai e le affiliate), l’economia rurale del paese potrebbe soffrire una scossa terribile (le già imponenti importazioni agricole dagli U.S.A. potrebbero raddoppiare) e portare alla disoccupazione di 130.000 persone. In ogni caso ciò implicherebbe un repentino e grosso cambiamento nell’economia e nella società coreana.

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